Il DVD presenta la Transumanza, o meglio la demonticazione, delle vacche dalla Malga Quinto Lotto di Marcèsina,
l’affascinante piana del Comune di Enego, a Bressanvido, Comune
della Provincia di Vicenza.
Organizzata dall’Azienda agricola dei fratelli
Pagiusco, ha il pregio di essere una realtà e non una rievocazione
storica.
Sono previsti tre giorni di viaggio.
Il primo inizia dai 1724 metri della malga di
Montagnanova dei malghesi Tony e Stefano Feltrin sulla Meletta di
Foza, luogo incantevole per il formidabile colpo d’occhio sulla
piana di Asiago e per il monte Fiòr, immortalato da innumerevoli
foto delle particolarissime rocce stratificate.
Grazie anche all’aiuto di malgari a cavallo,
che non passano inosservati alle marmotte occupate a scaldarsi al
sole mattutino, da Malga Montagnanova vengono fatte scendere un
centinaio di vacche ai 1359 metri di Marcèsina.
Il secondo giorno, sabato, inizia la
Transumanza vera e propria; è giunto il momento di portare a valle
le 340 vacche, da tre mesi in “vacanza” al fresco di quest’ultima
propaggine dell’Altopiano di Asiago - Sette Comuni, al confine con
il Trentino.
Uomini e bestie salutano la piana di Marcèsina,
che per nove mesi non ascolterà più il muggito e lo scampanio dei
campanacci delle vacche.
Per prati e strade in discesa raggiungono la
provinciale Enego – Asiago in località Lazzaretti, del Comune di
Foza.
La discesa invita le bestie alla corsa; per
evitare incidenti la mandria viene frazionata e frenata da gruppi di
malghesi.
Dopo l’affascinante passaggio nel centro di
Foza si arriva a Gallio, sul lungo rettilineo che attraversa il
centro, cornice ideale per questo originale corteo.
Dopo una sosta per vacche e uomini ci si
incammina lungo la strada provinciale Asiago – Bassano , per
arrivare nel territorio di Conco.
Con il giungere della sera, la seconda tappa
termina con le vacche che entrano nel pascolo in località Bocchetta
Galgi dove potranno rifocillarsi e trascorrere la notte.
La temperatura si è abbassata ed il calore
emanato dalle vacche crea nella piana una magica atmosfera.
A Casa Girardi, un’attrezzata cucina all’aperto
rifocilla i malghesi, in un ambiente di calda amicizia e solidarietà
contadina.
Si arriva al terzo giorno, iI giorno
dell’equinozio di autunno che si apre con una sinfonia di colori.
Con le prime luci dell’alba la mandria si è
messa in movimento per affrontare l’ultima tappa del ritorno
dall’alpeggio, svegliando la frazione di Fontanelle.
Particolarmente coreografico il passaggio per
il centro del paese di Crosara con il quale entriamo nel territorio
di Marostica dove terminerà la discesa e le vacche troveranno acqua
e un luogo di sosta nel Campo Marzio, riservato da secoli, per
tradizione e per antiche leggi, agli animali della transumanza.
Uscendo da Marostica, la cinta muraria crea
un’ideale cornice al passaggio della mandria, ma anche il centro di
Nove ci offre un bel colpo d’occhio sulla grandiosità della
transumanza.
A Longa, nel comune di Schiavon, i contadini
hanno scavato appositamente un canaletto e vi hanno fatto affluire
l’acqua proveniente dalle risorgive.
Dopo tre giorni di cammino, uomini e bestie,
attraversando Poianella, rientrano nel Comune di Bressanvido, dove
vengono accolti dagli abitanti e dalle autorità.
Il passaggio per il centro della cittadina è
un’emozione che coinvolge malghesi, cavalieri e popolazione uniti
dalla secolare tradizione della transumanza.
Durata film 40’ – formato 16:9
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